martedì 11 ottobre 2011

Festa dell'Adige, traforo ospite indesiderato Il presidente Alberto Bozza non ci sta: leggete qui...


LA FESTA DELL'ADIGE. 
Pannelli contro l'opera montati dai cittadini sul lungadige di Parona e c'è chi non ha gradito. 
«Iniziativa politica che esula dal contesto dell'appuntamento». 
Il tratto pedonale lungo il fiume verrà rifatto e illuminato a giorno

Verona, 10/10/2011.

Parona, un lungadige fra tradizione e cultura. Successo della prima Festa dell'Adige che ieri ha animato la «passeggiata» accanto al fiume. Fanno discutere alcuni pannelli che «spiegano» il traforo e gli interventi previsti dal Comune. Allestiti dal gruppo di cittadini «Vicini a Parona», con materiale «raccolto – spiega Roberto Sorio – dal sito del Comune, avevano lo scopo di informare i residenti su tutti gli intereventi che interessano la zona». Non è d'accordo Alberto Bozza, presidente della seconda circoscrizione: «Questa è un'attività politica non solo in contrasto con le finalità della festa, ma neppure preventivamente segnalata e richiesta né alla circoscrizione né all'associazione organizzatrice».  
Tanta voglia di stare assieme, uno spirito di amicizia tra residenti nel quartiere che è stato anche l'invito di don Mario Urbani, parroco di Parona, al termine della celebrazione eucaristica tenutasi nella vicina area verde. Ad animare il lungadige XXVI Luglio con gli stands gastronomici anche un gruppo di bancarelle con prodotti artigianali. Lungadige che «con il Piano degli interventi sarà completamente rifatto – ha detto il vice sindaco Giacino – con una nuova pavimentazione ed una moderna illuminazione, così da renderlo più vivibile anche alle famiglie la sera». 
Una storia, quella di Parona con il suo fiume, che ha visto «i mulini, le idrovore, la navigazione», ha ricordato il poeta Giancarlo Peretti. «Un fiume che è croce e delizia per la frazione». «Tante sono le associazioni – ha commentato Bozza – che hanno collaborato alla realizzazione di questa festa. E' la riscoperta di questo lungadige che è uno dei luoghi più belli non solo del territorio della circoscrizione, ma dell'intera città». 
«Una dimostrazione di unità – ha evidenziato Giacino – che riscopre una comunità che come in un paese vive ancora di quello spirito che rende più alta la qualità della vita, dove ancora si conosce il vicino di casa». «Feste di questo tipo – dicono alcuni residenti – aiutano a conoscere non solo le persone, ma anche la nostra storia. Come lo stemma dell'allora comune, che molti non conoscono: una barca con la vela latina. Un evidente segno di quanto il fiume sia parte stessa del quartiere». 
Nel pomeriggio, il volto «ingiallito dal tempo» di una Parona lontana, ma non dimenticata è stato riportato da una mostra di cartoline di Bruno Simeoni. Ha fatto seguito la lettura di alcune poesie sull'Adige. La festa si è conclusa con un grande spettacolo pirotecnico sul fiume.
Marco Cerpelloni 

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