mercoledì 3 agosto 2011

Filobus, Bozza a Corsi «Trovi lui la soluzione»: leggete qui...


MOBILITÀ. Diversità di vedute nel Pdl circa il prolungamento del tracciato fino a Parona.
D'accordo anche Zardini (Pd) Intanto Campagnari (Sel) boccia il progetto:«È inquinante, non è rapido e trasporta poca gente»


Martedì 02 Agosto 2011

Sale la tensione fra l'assessore Corsi ed esponenti del Pdl, in questo caso d'accordo con il Pd, sul filobus. «Il piano economico e finanziario deve prevedere il parcheggio scambiatore a Parona per il filobus, da parte nostra c'è la massima disponibilità a collaborare e a mettere attorno ad un tavolo Comune, Provincia e circoscrizione per studiare la soluzione migliore». Alberto Bozza, presidente della seconda circoscrizione e capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, e Diego Zardini, capogruppo del Pd ai Palazzi scaligeri tornano alla carica con l'assessore alla mobilità Enrico Corsi per far arrivare la filovia fino all'«estremo ovest» del territorio comunale. 
L'assessore si era detto d'accordo con loro. «Ma per la sua fattibilità», aveva detto Corsi, «bisogna reperire i finanziamenti e trovare una zona, a Parona, in cui realizzare il parcheggio scambiatore dove il filobus possa fare l'inversione di marcia». Osservazioni che ha ribadito anche ieri: «Mi dicano come risolvere questi problemi e sarò ben felice di accontentarli. Poiché è giusto che ognuno faccia la propria parte, su questo aspetto del problema lascio al presidente Bozza e al consigliere Zardini il compito di indicare come reperire le risorse».
Ma i due esponenti di maggioranza e opposizione non demordono dalla loro iniziativa bipartisan. «L'assessore», esclama Bozza, «è lui, è sua la delega alla mobilità, per cui è sua competenza individuare, nel quadro complessivo dell'opera, l'area di sosta e di manovra come è stato giustamente fatto per San Michele, noi», ribadisce, «siamo a disposizione per chiarimenti e indicazioni». Bozza e Zardini, inoltre, invitano l'amministrazione comunale a coinvolgere anche i Comuni limitrofi di Negrar e Pescantina. «Potrebbero essere interessati a un'integrazione del servizio di trasporto pubblico». 
«Parona», concludono la loro replica a Corsi, «non è un quartiere di serie B rispetto a San Michele, quindi chiediamo altrettanta attenzion qui, perché la filovia deve coprire il territorio da nord a sud e da est a ovest e l'estremo ovest si chiama Parona e non Ca' di Cozzi». 

CAMPAGNARI. Il capogruppo in Consiglio provinciale di Sinistra ecologia e libertà-Federazione della sinistra Giuseppe Campagnari, intanto, torna a ribadire la propria contrarietà all'opera. «Il sistema basato sulla filovia», sostiene il consigliere di opposizione, «è assolutamente inutile per la città di Verona e un vero spreco di denaro pubblico, per i seguenti motivi: viaggia tra le auto, e non può garantire tempi di percorrenza certi, funziona a gasolio in centro storico, con il conseguente peggioramento della qualità dell'aria, già pessima a Verona, non è integrabile con la ferrovia, come nel sistema ferrotramviario, ha una ridotta capacità di trasporto (circa metà) rispetto alla tramvia e quindi non risolve i problemi di congestione ed inquinamento,non è un sistema di trasporto rapido di massa, come la tramvia».
«Per questo in Consiglio Provinciale», aggiunge, «ho presentato un ordine del giorno, respinto dalla maggioranza, per il rinvio del voto in modo da approfondire le questioni tecnico economiche sul sistema filoviario cittadino. Ora», conclude, «la parola passa al Governo e forse le attuali difficoltà finanziarie ci possono salvare da questo ulteriore spreco di denaro pubblico, dopo gli oltre 1.000 miliardi di lire da sperperare col traforo delle Torricelle, alla faccia dei cittadini che pagano le tasse».
E.S.

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