giovedì 27 ottobre 2011

Se non paga il Cipe sponsorizza l'Agsm...

La posta de la Olga
da l'Arena del 26/10/2011

«Il ragionier Dolimàn» scrive la Olga «ha spiegato al bareto cos'è il Cipe nei cui molti uffici si sono imbugati i finanziamenti per la filovia già deliberati dal governo. Ha detto che è presieduto dallo stesso capo del governo che, dopo aver disposto l'erogazione dei schei, di fatto l'ha subito bloccata perché ci sono delle priorità, nel senso che ci sono schei che servono più di altri e, a quanto pare, i schei chiesti da Verona per la filovia non sono ritenuti urgenti. "Vuto che el Cipe ci faga un bruto scherso?" ha chiesto l'oste Oreste sugando i biceri. "No digo gnente" ha risposto il ragionier Dolimàn. "Digo solo che le insistenze di Tosi perché Berlusconi vada fora dalle bale non hanno finora accelerato le pratiche"». 
«"Ma intanto - ha detto el ragionier - l'Amt, senza aspettare i schei del Cipe, ottantasei milioni che dovrebbero coprire il sessanta per cento della spesa, ha assegnato i lavori a una delle solite cordate i cui capicordata sono sempre gli stessi e cambiano solo i compagni". E ha aggiunto che "se lo Stato andasse in balón o se il Cipe ci desse i schei tra sinquant'ani, c'è sempre l'Agsm che, sponsorizzando ormai tutto, potrebbe tirar fora anche i schei per la filovia". "Par la filovia e anca par el traforo" lo ha interrotto el Surla che tra gli avventori del bareto è l'unico favorevole al buso delle Toresèle perché è un appassionato di autostrade al punto che passa intere giornate sentà su una caregheta a guardare il traffico, specie quello pesante, sulla Serenissima».
«Il ragionier si è poi lamentato che la Regione ci abbia tagliato i fondi per il trasporto, lasciando intatti quelli di Venessia che pur ha la fortuna di avere i vaporetti invece degli autobus. "Non capisco - ha detto - che spese possa avere Venessia per i vaporetti visto che non consumano pneumatici e che l'idea di asfaltare i canali, a causa dell'opposizione dei gondolieri che in Laguna rappresentano un vero e proprio partito, non è mai stata presa in seria considerazione, con la conseguenza che la manutenzione delle acque è minima (qualche bussoloto da recuperare e qualche pesse morto da métar in téia prima che el vaga de mal) e quindi non è onerosa come quella delle nostre strade. Il discorso del ragionier è stato stenografato dalla Pepi Bandalarga che aveva il giorno libero».
Silvino Gonzato 

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