sabato 5 novembre 2011

27 ottobre 2011 - Riunione informativa sul futuro di Parona


Giovedì scorso si è tenuta presso la Sala Civica del Centro d'Incontro di Parona, la prima riunione informativa organizzata dall'associazione "Vicini a Parona". 
L'incontro è stato anche l'occasione per presentare, ai più di quaranta partecipanti, il gruppo nato nel maggio scorso, che da poche settimane si è costituito come "associazione di promozione sociale". 
La neo presidente Martina Dalla Mura ha brevemente ricordato che i soci fondatori si sono subito riconosciuti in alcuni principi comuni: la volontà di prendersi cura del proprio territorio inteso come ambiente fisico ma anche come comunità di abitanti. 
Importante sottolineare una frase dello statuto che "promuove la partecipazione dei propri associati alla vita della comunità locale, affermando il diritto dei cittadini ad essere parte attiva nelle decisioni che riguardano la qualità della vita del territorio e la sua crescita socio-culturale". 
Inoltre "l'associazione si pone l'obiettivo di far sì che i cittadini siano informati e possano valutare con obbiettività e competenza le questioni che riguardano il quartiere, che possano partecipare in modo attivo alla determinazione delle politiche ambientali e sociali del proprio territorio." 
Da qui l'idea di organizzare la serata informativa per parlare dei cambiamenti che sono programmati e che interesseranno il nostro territorio. 
Ripercorrendo ancora quanto fatto fino ad oggi dal gruppo, si è ricordato che ci si è dedicati a temi più sentiti e più impellenti, quali la raccolta di 800 firme per portare il filobus anche a Parona, e l'organizzazione della Festa dell'Adige assieme a tutte le associazioni di Parona. 

La moderatrice della serata Donatella Miotto ha poi introdotto i temi lasciando la parola all'arch. Tullo Galletti, docente di trasporti urbani e metropolitani, al Politecnico di Milano. 
L’architetto ha ricordato che già nel ’90, quando egli era Dirigente alla Pianificazione Urbanistica della Provincia, è stato redatto un piano integrato dei trasporti partendo dalla necessità di estendere la capacità dei mezzi esistenti, intrecciando la rete pubblica urbana con quella extraurbana e valorizzando le stazioni, in particolare quelle di collegamento tra centro città e provincia come Parona. 

La riattivazione delle stazioni e la valorizzazione della linea ferroviaria potrebbe essere anche oggi una valida risposta alternativa alla richiesta dei cittadini di Parona di prolungare la linea della futura filovia. E chiaro infatti che tale prolungamento comporterebbe un costo non indifferente per un servizio che rischia comunque di non essere competitivo rispetto all’auto, in quanto la mancanza di corsie preferenziali ne limita la velocità.

Galletti ha poi affrontato lo scottante tema della Gronda Nord, la famosa “bretellina” che dovrebbe togliere da Parona il traffico in entrata e in uscita dal traforo i cui termini per la realizzazione sono fissati al …2035! L'architetto sottolinea che questa strada ha senso solo se non si limita a collegare la Statale 12, ma se raggiunge invece la Sp 4, ossia la più trafficata strada per la Valpolicella. Questo collegamento appare però al momento “futuribile”: mancando allo stato attuale garanzie e termini precisi, si profila il concreto rischio, almeno per i prossimi decenni, di una Parona invasa da auto e mezzi pesanti. 

Se davvero si facesse la bretellina, il traffico di largo stazione vecchia sarebbe notevolmente alleggerito: che senso avrebbe allora - ha chiesto l’architetto - pensare al sottopasso pedonale? Sarebbe più semplice e funzionale creare una nuova rotatoria poco più a nord del passaggio pedonale, in corrispondenza delle scuole; si creerebbe una piazza traversante dove la moderazione della velocità aumenterebbe la sicurezza.  

La presentazione di un simpatico video realizzato da alcuni componenti dell'associazione, sul sottopasso di via Mantovana a Verona, ha poi fatto riflettere i presenti sull'effettivo non utilizzo dei sottopassi pedonali, anche in prossimità di una scuola. 

La relazione di Galetti si è poi soffermata sui temi più strettamente attinenti ai nuovi progetti urbanistici rilevando la tendenza a “costruire” qualcosa di nuovo piuttosto che mettere in sicurezza il territorio, dalle aree boschive agli argini di fiumi e torrenti. E mai come oggi, alla luce anche di quanto successo nei giorni scorsi in Liguria, questa constatazione è diventata così drammaticamente attuale. 

Assente invece il presidente dell'Associazione "Italia Nostra" Giorgio Massignan, sostituito dalla collega Susanna Grego. A lei il compito di illustrare il Piano degli Interventi del Comune di Verona e in particolare le opere previste per il paese di Parona. 

Significativi gli interventi di alcuni partecipanti che hanno segnalato tra le altre cose anche un fatto preoccupante: il disboscamento della collina vicino a Villa Monastero, intervento che ha lasciato scoperto il terreno e che lo ha reso più sensibile a frane e smottamenti. 

Le slide che hanno mostrato gli spazi urbanizzati e liberi di Parona hanno poi fatto emergere una proposta: se il limite principale al prolungamento della filovia è quello del reperimento di un area di manovra per i mezzi, perché non pensare all’area retrostante i palazzi e i negozi di via degli Arusnati? La vicina ex stazione offrirebbe ampi spazi per un parcheggio scambiatore. 

A conclusione della serata i presenti sono stati informati che vi è tempo fino al 21 novembre per la presentazione di eventuali osservazioni al piano degli interventi, e alcuni associati hanno dichiarato la loro disponibilità alla collaborazione per la compilazione dei moduli. 

Durante la serata si sono raccolte anche molte iscrizioni all'associazione che ad oggi conta più di quaranta membri.

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