mercoledì 2 maggio 2012

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«Parona, l'oratorio torna alla parrocchia»

Firmato l'accordo di cessione tra Comune e società proprietaria del complesso.
Don Perazzani: «Storico punto di incontro per le famiglie e i giovani»
Verona, 30/04/2012

L'oratorio è del Comune e a gestirlo sarà la parrocchia. 
A Parona si è concluso con la firma tra le parti l'iter per la cessione dell'area privata. L'accordo con la proprietà di Villa Monastero prevede il cambio di destinazione d'uso dell'edificio che da sanitaria diventa residenziale. In cambio, il Comune acquisisce senza alcuna spesa i circa 20mila metri quadrati di area verde e sportiva annessa al complesso. In aggiunta, vi è un credito edilizio di mille e 500 mq realizzato in una vicina ex cava. 
L'ingresso dell'oratorio di Parona
All'attesa firma, che si è tenuta ieri in tarda mattinata nel tendone dell'oratorio, hanno presenziato numerosi cittadini. Di fronte il sindaco Flavio Tosi e l'amministratore delegato della società proprietaria del complesso Sergio Oss. Erano presenti il vice sindaco con delega all'Urbanistica Vito Giacino e il presidente della seconda circoscrizione Alberto Bozza. Con loro, i parroci don Franco Perazzani e don Mario Urbani, l'architetto Giancarlo Conta e il luogotenente dei carabinieri Ezio Schirato. 
L'intera area ha un valore di un milione e 700 mila euro ed è conosciuta anche al di fuori dei confini del quartiere per essere la sede della manifestazione teatrale estiva organizzata dalla circoscrizione. A raccontare la storia dell'oratorio con la nascita del primo campo da calcio è stato don Perazzani. Era il 1974. Seguirono varie vicissitudini tra vendita, acquisto e destinazione d'uso. C'è stata persino una lettere inviata in Vaticano. Ora, la soddisfazione. Mentre a ricordare la necessità di proseguire nell'impegno per mantenere vivo questo luogo è stato l'attuale parroco, don Urbani. «Era un'operazione attesa da anni», ha commentato Tosi. «Il luogo, con il perfezionamento degli atti, sarà immediatamente dato in concessione alla parrocchia affinché possa proseguire ad utilizzarlo a fini sociali. Va ringraziata la proprietà che nel confronto ha fatto una scelta comprendendo le esigenze dei cittadini di Parona e della parrocchia». «Quest'area verde ha un significato unico e particolare per tutta la comunità di Parona», ha commentato Giacino. «È un luogo che di fatto è pubblico, ma non di diritto poiché si trattava di un comodato d'uso. Ora, l'atto amministrativo si è già concluso e con il rogito tornerà alla comunità. Villa monastero sarà recuperata: in parte diverrà residenziale ed in parte di rappresentanza». «Una giornata emozionate per la felice conclusione di questo sogno», ha detto Bozza. «L'oratorio è luogo d'incontro delle famiglie, dei bambini e degli anziani. Questa operazione è il risultato di un gioco di squadra tra istituzioni ed associazioni di volontariato». «È un progetto importante», ha evidenziato Monica Farina, volontaria dell'oratorio. «L'inizio di un punto di aggregazione per la nostra comunità nello spirito cristiano in mezzo al verde per tutte le famiglie di Parona e delle zone limitrofe». «Il primo progetto prevedeva una casa per anziani», ricorda Conta. «Poi fermato per l'impossibilità di una convenzione con la Regione per l'esiguo numero di posti letto. In seguito era stata avanzata l'ipotesi per un albergo. La svolta, 4 anni fa, con l'uscita dei bandi per le manifestazioni d'interesse».

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