lunedì 11 giugno 2012

Impatto ambientale, il filobus rallenta: leggete qui...

CANTIERI E OPERE. 
Su uno dei progetti più importanti dell'amministrazione si allunga l'ombra di una dilazione.



Impatto ambientale, il filobus rallenta.
Sono ancora in corso le operazioni di screening, cioè la verifica se è necessario o no la Via 

venerdì 01 giugno 2012 CRONACA, pagina 9

Il filobus rallenta. Su uno dei progetti più importanti dell'amministrazione Tosi si allunga l'ombra di una dilazione dei tempi dell'iter. Le procedure di screening, vale a dire la verifica da parte dei tecnici dell'amministrazione provinciale sulla necessità o meno di fare la Valutazione d'impatto ambientale, sono infatti ancora in corso e l'assessore alla mobilità Enrico Corsi prevede che ci vorrà ancora un mese. Nelle scorse settimane, a margine della presentazione del progetto che, dissero il sindaco Tosi e lo stesso Corsi, «consegneremo ai veronesi fra tre anni», si era parlato di fine maggio. Tale aspetto è di grande rilevanza poiché il contratto con l'associazione d'imprese che si è aggiudicata l'appalto potrà essere firmata solo dopo che verrà completata l'operazione di screening e l'eventuale Via. Se gli esperti diranno che il filobus è una variante al progetto di tramvia, adottato dall'amministrazione Zanotto e accantonato da Tosi, non ci sarà bisogno di rifare tale procedura. Se invece concluderanno che si tratta di un progetto nuovo si dovrà ripartire da capo e allora i tempi si faranno sensibilmente più lunghi.
Corsi però è ottimista. «Se non ci sono intoppi il contratto si potrà firmare entro luglio» afferma. Tuttavia, secondo indiscrezioni che trapelano dalla Provincia, lo screening terminerà non a giugno ma a fine estate, ed è probabile che si reputi necessaria la Via. Il conteggio dei mille giorni necessari alla realizzazione dell'opera si conteggeranno a partire dalla consegna del cantiere. 
Giuseppe Campagnari, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà in Provincia non concorda con l'ottimismo di Corsi. «La Via», afferma, «andrà sicuramente rifatta perché non si può fare una comparazione tra la tramvia e il filobus, si tratta di due progetti molto diversi». Campagnari non fa mistero della propria contrarietà al progetto di Palazzo Barbieri: «Innanzitutto non c'è la necessaria interoperabilità con il sistema ferroviario e poi il filobus non garantisce la capacità di trasporto nelle ore di punta, ciò significa che non potrà coprire tutte le richieste degli utenti, quindi, nelle ore di maggior traffico vedremo circolare filovia, automobili e le corriere provenienti dalla provincia perché tanti non utilizzeranno mezzi stipati come sardine... Non per niente a Bologna hanno accantonato il filobus e chiesto il trasferimento dei finanziamenti statali per un sistema ferrotramviario, mentre a Verona rischiamo di sprecare contributi per 86 milioni di euro per dar vita a un sistema che non servirà a niente. Con la prospettiva di non poter più accedere a finanziamenti pubblici».
E.S.

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