LETTERA INVIATA ALLA RIVISTA L'ALTRO GIORNALE EDIZIONE DI VERONA
In data 27/05/2012 si sono svolte presso il cortile “Zorzi” di Parona le elezioni per il rinnovo del comitato benefico “Festa de la Renga”. Grande è stata la partecipazione dei cittadini e lunghe file si sono formate dinanzi all'unico seggio allestito; probabilmente gli stessi organizzatori sono rimasti spiazzati da una tale folla, visto che l'affluenza è dipesa da un passaparola informale tra le persone e non da una convocazione ufficiale dei responsabili della votazione, come avrebbe sollecitato la rilevanza dell'evento.
Trovo positivo che, in un tempo di crisi di valori e di soggettivismo esasperato, si trovino ancora molti uomini e donne, giovani ed anziani che, disinteressatamente,si impegnano nella vita sociale, comunitaria e ricreativa del territorio.
Per questo voglio porre all'attenzione di tutti gli individui di buona volontà (in particolare quelli residenti a Parona) e al vecchio comitato alcune domande circa la modalità con cui si sono preparate e svolte le suddette consultazioni.
Come mai non è stato assolutamente pubblicizzato a tutti i cittadini la possibilità di proporsi e dato pertanto spazio a nuove leve di poter entrare a far parte di una realtà così importante nell'ambito associativo e politico (nel senso di pubblico) della frazione?
Perché nessuno “fuori dal giro” era al corrente che esisteva un termine prefissato (data e ora) per poter essere ammessi tra i candidati eleggibili?
Perché si poteva votare con delega anche per cittadini “fantasma”?
Perché dare dieci preferenze per quattordici aspiranti? Non sono troppe?
Sarei grato che qualcuno dipanasse i miei dubbi circa le antinomie createsi nella mia mente tra questa modalità elettiva e l'idea, il concetto di democrazia partecipata che insegnanti, educatori, presbiteri, animatori della mia esistenza mi hanno proposto e per mezzo della quale sono stato formato.
Auguro al nuovo comitato e al nuovo presidente del nuovo comitato un fruttuoso lavoro iniziando proprio dal riscrivere le regole del giuoco.
Dimitri Bellorio
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