venerdì 23 novembre 2012

La linea 21, ovvero "non ci resta che sor-ridere"!


La linea 21
Un entusiastico articolo pubblicato su L’Arena dello scorso 4 ottobre (Nasce la Smile Line, i bus comodi e hi-tech) presentava “la nuova linea 21” :  progetto sperimentale, da realizzare entro il 2013, di una tratta urbana attrezzata con tutti gli accorgimenti per offrire maggiore comfort agli utenti ed essere accessibili anche ai disabili.
Gli autobus della Smile Line – cito testualmente – «annunceranno il proprio arrivo con un altoparlante esterno: per i ciechi e gli ipovedenti non sarà più un problema usufruire del servizio. Nel bus, impianti fonici segnaleranno le fermate, e pannelli luminosi indicheranno la geografia della linea. Anche a terra l’utente avrà miglior vita, potendo aspettare sotto pensiline ripensate per offrire confort, facile accesso anche ai disabili, e informazioni, come comunica ancora Atv. Non basta? Sempre in quest’ottica sarà offerta la connessione wi-fi gratuita a bordo dei bus».
Nell’ambito della presentazione, alla presenza dei tecnici dell´azienda e dell’assessore alla mobilità Corsi, il presidente di ATV Bettarello ha affermato che si tratta di un progetto sperimentale. Perciò – prosegue l’articolo – «riguarderà inizialmente una sola linea, la 21, una delle più utilizzate, ma in futuro sarà estesa a più ampie parti del territorio. Da Negrar a San Giovanni Lupatoto, la tratta attraversa l´intera città, fermando in corrispondenza di tutti gli ospedali, Sacro Cuore di Negrar, Villa Monga, Geriatrico, Ospedale Maggiore, Policlinico di Borgo Roma, della stazione Porta Nuova e della fiera».
Non c’è dubbio che, di fronte a parole come queste, gli abitanti di Parona hanno più di una ragione per restare perplessi: è evidente, infatti, che ATV e Amministrazione comunale in materia di autobus e filobus fanno un po’ di confusione e cadono in palesi contraddizioni.
Anzitutto, se oggi si afferma che la linea 21 è una delle più utilizzate (nonostante – va detto – la scarsa frequenza e la costante mancanza di puntualità), non si capisce per quale ragione il progetto del nuovo filobus preveda il capolinea a Ca’ di Cozzi. Tale scelta, infatti, non solo non risolve il problema dell’insufficiente servizio nei collegamenti dei mezzi pubblici Parona-città, ma al contrario lo aggrava, imponendo agli utenti un ulteriore cambio del mezzo.
Ma c’è un’altra lampante contraddizione. Come si spiegano i drastici tagli ad una delle linee più utilizzate (la 21, appunto) la scorsa estate, quando gli abitanti di Parona hanno dovuto sopportare pesanti disagi, come il percorso deviato del 93 rispetto al 21 e la soppressione delle fermate di via Beltramini e via Valpolicella? A farne le spese, soprattutto, gli utenti più anziani e/o sprovvisti di mezzi propri: proprio quelle categorie di cittadini che oggi si vogliono tutelare con la Smile Line…
Più che dotare un bus di connessione wi-fi gratuita, sarebbe quindi più opportuno aumentare la frequenza delle corse o, quanto meno, non sopprimerle.
M.S.T.

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