giovedì 4 aprile 2013

Dedicato alla lirica, il filobus sarà «Opera»: leggete qui...


TRASPORTO PUBBLICO. Comunicato il risultato del sondaggio per il nome del nuovo sistema.
Dedicato alla lirica, il filobus sarà «Opera».
E ogni mezzo avrà il nome di un melodramma o di un personaggio.
Il cantiere inizierà entro quest'anno e avrà la durata di mille giorni.

Da l'Arena di giovedì 04 aprile 2013
CRONACA, pagina 9

Il filobus di Verona si chiamerà «Opera» in omaggio alla musica lirica che quest'anno festeggia il centenario della prima rappresentazione dell'Aida in Arena. «Il mezzo di trasporto di massa della città», commenta il sindaco Flavio Tosi, «veicolerà, quindi, uno dei simboli maggiormente conosciuti nel mondo di Verona». A chiamarsi «Opera» sarà l´intero sistema filoviario e ognuno dei 36 mezzi lunghi 18 metri che attraverseranno la città da Nord a Sud e da Est ad Ovest avrà il nome di un melodramma, come, ad esempio, Aida, Rigoletto, Nabucco, Carmen o di un personaggio come Radames, Figaro...


La decisione della Giunta comunale è stata presa sulla base del sondaggio indetto dall'Amt tra i veronesi. Dal 21 febbraio al 31 marzo sul sito www.amt.it c'era infatti la possibilità di votare per decidere il nome del mezzo di trasporto che nei prossimi anni rivoluzionerà la viabilità veronese.

Ai cittadini era stato chiesto di selezionare una preferenza tra una rosa di dieci proposte - Nemo, Metrobus, Teo, Rapido, Citeo, Link-Express, Filo'via, Movin', Filexpress e, appunto, Opera - che erano il risultato di una ricerca effettuata in altri Comuni nei quali è presente un mezzo di trasporto analogo a quello che in futuro percorrerà le strade scaligere. Nei quaranta giorni a disposizione la maggior parte dei votanti hanno dato in maggioranza il loro voto a «Opera». A breve, sul sito www.amt.it sarà pubblicata la classifica.
«Sono molto soddisfatto», commenta il presidente di Amt Germano Zanella, «perché è stato scelto un nome che è simbolo di Verona nel mondo. E sono contento anche per il successo ottenuto da questo sondaggio: abbiamo voluto favorire la partecipazione dei cittadini in una decisione che segnerà la storia della nostra città. Quello del filobus», sottolinea Zanella, «è un progetto innovativo, che introdurrà anche a Verona il concetto di mobilità sostenibile, favorendo così l'intermodalità tra i mezzi di trasporto alternativi, che sono fruibili, economici e a basso impatto ambientale, come il Bike sharing e il Car sharing di prossima adozione».
Il cantiere del filobus partirà entro l´autunno e l´operazione si dovrà concludere in mille giorni. Al momento l'Associazione temporanea di imprese (la mandataria Consorzio Cooperative Costruzioni, con consorziata Cdc, Soveco e Mazzi come costruttori, Alpiq Intec, Balfour Beatty Rail spa, Vossloh Kiepe, Vdl, con Apts, Technital e Girpa) è impegnata con i progetti che prevedono il completamento del sottopasso di via Città di Nimes, i parcheggi scambiatori a Ca' di David, San Michele e Verona sud e il deposito alla Genovesa. 
I 36 mezzi lunghi 18 metri con una capienza di 150 passeggeri che percorreranno i 24 chilometri da San Michele allo stadio e dal policlinico di Borgo Roma a Ca' di Cozzi, in prossimità dell'ospedale di Borgo Trento. Si tratta di un'opera da 120 milioni di euro, il 60 per cento dei quali, 86 milioni, finanziato dallo Stato. Il mezzo scelto è prodotto dall'olandese Citea. Il modello veronese sarà il Citea-Italia e nel design assomiglierà all´Exquicity adottato a Parma. Esso viaggerà ad alimentazione elettrica in periferia e tramite generatore diesel Euro 6 in centro.
E.S. 


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