sabato 2 novembre 2013

Parona, guerra fra nonni per una sede: leggete qui...

Parona, guerra fra nonni per una sede.


TERZA ETÀ BATTAGLIERA. Gli anziani «informatici» dovranno spegnere i pc. 
Il coordinatore Favalli: «Non si fa così». 

Il Cyber club non ha digerito lo «sfratto» del Comune per far posto all'associazione Auser.

Da l'Arena di sabato 02 novembre 2013 CRONACA, pagina 19
I nonni «informatici» del Cyber club hanno appena festeggiato 10 anni di attività nel Centro anziani di Parona. Ma presto dovranno spegnere i computer e smontare, come si suol dire, baracca e burattini. Perché al posto loro, nello spazio comunale in Largo Stazione Vecchia, sta per arrivare l'Auser, un'altra associazione «per la valorizzazione degli anziani», come si legge sul suo statuto.
È triste che gli ultrasettantenni debbano litigarsi le sedi pubbliche. Ma è ciò che si verifica, di fatto. Poiché il Cyber club, che non ha per niente digerito la notizia dello «sfratto», ha preparato una controffensiva, facendosi sentire a Palazzo Barbieri tramite una lettera. «Avevamo molte iniziative in cantiere per il 2014», spiega il coordinatore del Cyber club, Giorgio Favalli. «Per permettere ad anziani sprovvisti di trasporto di ricevere un po' di compagnia in casa, o di prender parte alle attività di alfabetizzazione informatica che teniamo al Centro, ci stavamo attrezzando con un pulmino, coinvolgendo anche l'Ulss e l'area stage dell'Università».
Infatti uno dei progetti di punta del Cyber club, «Studenti in cattedra», vede i giovani dell'ateneo scaligero insegnare ai nonnini a utilizzare internet per alcune fondamentali incombenze, come il pagamento delle bollette on-line o la gestione dell'home ban- king, ma anche per l'informazione e lo svago. 
Puntato alla socializzazione tra ragazzini e anziani, sempre complice il computer, è invece l'iniziativa «Nonno web» con gli alunni delle scuole medie. Poi ci sono i corsi gratuiti di navigazione in rete, anche per ipovedenti.
Il "nonno-web" Giorgio Favalli.
«Attiriamo un centinaio di persone ad ogni iniziativa. Insomma non ci sembra di aver servito male il Comune», commenta Favalli. «Ricordo che, in queste salette, abbiamo 25 pc collegati a internet, senza contare i portatili. Strumenti acquistati nel tempo con i contributi del Csv e degli enti pubblici, ma anche con le nostre raccolte fondi e le donazioni dei soci. In più abbiamo chiesto e ottenuto l'arrivo di Guglielmo, la connessione wi-fi comunale, che ora copre il Centro e tutto Largo Stazione Vecchia».
Ma l'assessore alle politiche sociali, Anna Leso, replica che «come ogni anno, si è svolta la gara per l'affidamento degli spazi del Comune alle associazioni. In base al programma presentato da ciascuna, viene assegnato un punteggio e stilata una classifica. E l'Auser ha avanzato le proposte migliori. È stata data la possibilità all'associazione uscente di fare ricorso, ma di nuovo non ha raggiunto gli obbiettivi richiesti. È normale che vi sia un avvicendamento di onlus nella gestione degli spazi comunali», conclude Leso. «E tutto ciò che nel frattempo è stato acquistato con finanziamenti pubblici deve restare al Centro». L.CO.



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