martedì 6 dicembre 2011

Filobus, il Cipe slocca 86 milioni e Tosi ringrazia il governo Monti: leggete qui...


Filobus, il Cipe slocca 86 milioni e Tosi ringrazia il governo Monti

Sbloccato il finanziamento pari al 60 per cento del costo totale. 
«Esprimo la soddisfazione di tutta la città» ha commentato il sindaco, «e abbiamo invitato il ministro Corrado Passera per dargli atto di questo suo intervento positivo».

Verona, 06/12/2011

Il Cipe ha sbloccato il finanziamento di 86 milioni di euro, il 60 per cento del costo totale, per il filobus di Verona. Ne hanno dato notizia nel pomeriggio il sindaco Flavio Tosi, l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, il presidente di Amt Germano Zanella, accompagnato dal direttore generale Carlo Alberto Voi e dal consigliere di amministrazione Francesco Barini.


«Esprimo la soddisfazione di tutta la città per questo risultato tanto atteso», ha commentato il Sindaco Tosi, «prendiamo positivamente atto che il Governo Monti, evidentemente al di fuori da influenze politiche negative, ha sbloccato immediatamente una pratica che necessitava solo di un passaggio di natura procedurale. Perciò abbiamo invitato il Ministro Corrado Passera a venire a Verona, affinchè la città possa dare atto di questo suo intervento positivo, che dà ufficialmente avvio ad un progetto atteso da tempo dai cittadini. Le inutili polemiche sulla presunte lentezze dell’Amministrazione comunale – ha proseguito Tosi – hanno rischiato di far perdere a Verona i finanziamenti, perché la pratica era volutamente ferma, a scapito dell’interesse della città. Oltretutto, un ulteriore blocco avrebbe comportato il pericolo di dover rinegoziare le condizioni dell’offerta economica, con un danno finanziario per l’Amministrazione comunale».

«Quest’opera è in linea con quanto ribadito dal Ministro Corrado Clini», ha concluso Tosi, «visto che per contrastare l’inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente non servono provvedimenti estemporanei, come targhe alterne o blocco del traffico, ma provvedimenti strutturali, come il filobus». «Finalmente, dopo una lunga attesa, siamo riusciti ad avere il via libera dal Cipe per il finanziamento del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa di Verona», ha detto Corsi. «Ora si potrà proseguire l’iter amministrativo con l’obiettivo di arrivare il più rapidamente possibile alla sottoscrizione del contratto. Non nascondo che, purtroppo, sono stati persi più di sei mesi di tempo, visto che noi eravamo pronti con le procedure già a marzo. Siamo quindi in dirittura d’arrivo per dare a Verona un sistema di trasporto moderno e tecnologico, che la metterà al passo con le più importanti capitali europee e che sarà in grado di ridurre drasticamente il volume di traffico privato che circola oggi in città».

«Oggi», ha spiegato il presidente di Amt Zanella, «siamo pronti per poter proseguire l’iter amministrativo dell’opera che, oltre ad avere la copertura da parte dello Stato per il 60 per cento dei costi, necessita del finanziamento del 40 per cento da parte di un istituto di credito cittadino, che a seguito di una gara di appalto ne è risultato aggiudicatario. Per quanto concerne il progetto stiamo già lavorando per avere tutte le autorizzazioni necessarie da parte del Ministero e della Provincia, relativamente all’impatto ambientale dell’opera sulla città».

L’iter per la realizzazione del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa può quindi procedere con i successivi passaggi amministrativi per arrivare, dopo la sottoscrizione dell’accordo procedimentale con il Ministero delle Infrastrutture, necessario per rendere operativo il finanziamento statale, alla stipula del contratto con la cordata di aziende guidata dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, aggiudicataria della gara d’appalto. Dalla firma del contratto, la cordata vincitrice avrà 1.000 giorni di tempo per portare a termine l’opera; compresi nel cantiere ci sono la costruzione del deposito dei mezzi alla Genovesa e il sottopasso di via Città di Nimes.
Il nuovo sistema filoviario veronese (alimentato con fili elettrici fuori città e con generatore diesel in centro storico) avrà 37 mezzi da 18 metri capaci di portare 145 passeggeri l’uno; due i percorsi, per totali 23,7 chilometri, che collegheranno San Michele allo Stadio e il policlinico di Borgo Roma a Ca’ di Cozzi. Oltre alla capofila Ccc di Bologna, della cordata di imprese aggiudicataria dell’opera fanno parte la veronese Mazzi Impresa Generali costruzioni, Soveco, Balfour Beatty Rail, Alpiq Intec Verona e l’olandese Apts di Eindhoven, che produce il sistema di trasporto Phileas di cui il modello veronese, Citea, rappresenta un’evoluzione tecnologica.

Nessun commento:

Posta un commento