sabato 31 marzo 2012

ALPINI: Giù le mani dalle penne nere: leggete qui...

ALPINI - Giù le mani dalle penne nere

LETTERE ALL'ARENA
venerdì 30 marzo 2012

Sui quotidiani di Verona di lunedì 26 e martedì 27 marzo 2012 è stata pubblicata la notizia della visita alla baita degli alpini - di Parona - del sindaco cittadino Flavio Tosi in compagnia di alcuni amministratori di centrodestra, nonché dell´ex ministro Maroni.
Gli argomenti discussi a tavola (cito testualmente da un giornale: «Accarezzando i cappelli alpini, si è molto riparlato delle elezioni comunali») non lasciano alcun dubbio sul carattere di propaganda elettorale della riunione suddetta. Io e mia moglie, figli rispettivamente di un sergente maggiore degli alpini e di un capitano di artiglieria da montagna, veronesi «de soca», sopravvissuti alla ritirata di Russia nella quale hanno combattuto con onore, siamo rimasti allibiti.
Non credo che, se fossero ancora oggi in vita, i nostri veci sarebbero contenti di sapere che l´Ana, associazione che rappresenta gli alpini in congedo, ospita nelle loro baite riunioni a scopo elettorale, inducendo a sospettare una matrice leghista dell´associazione stessa.
Il capitano Guido Tisato (deportato in veri campi di concentramento in Europa e internato per due anni nel lager di Wietzendorf per non avere aderito alla Repubblica Sociale Italiana) e il sergente maggiore Enrico Premi, scampato fortunosamente all´internamento dopo l´8 settembre 1943, ben lontani da convincimenti e ideologie sinistrorsi, non apprezzerebbero certo l´idea di vedere la sede dell´organizzazione che ancora oggi rappresenta il Corpo degli Alpini sul territorio - e alla quale siamo tutti riconoscenti per i valori sostenuti le attività svolte - ridotta a sede di comizi elettorali di partiti che, come sostengono i loro dirigenti (con spirito forse «goliardico» ma oggettivamente discutibile), metterebbero «il Tricolore al cesso».
Gli alpini di Parona e di qualsiasi altra frazione sono padroni di invitare quando vogliono il sindaco e gli assessori della loro città, ma abbiano il buon gusto di farlo con più discrezione, e non in piena campagna elettorale.
Infine un dubbio: Maroni, Tosi e Giacino (ammesso e concesso che abbiano fatto la naja...) hanno al loro attivo nell´ambito delle truppe alpine il minimo dei mesi richiesti per indossare il cappello con la penna nera? Se così non fosse - come è ben noto ad ogni responsabile di gruppo - sarebbe una violazione del regolamento Ana...
Gian Antonio Premi
Maria Simonetta Tisato

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