mercoledì 19 dicembre 2012

Il filobus non ingrana... la quarta : leggete qui...

Il filobus non ingrana... la quarta.

Da l'Arena del 19/12/2012


L'opera di trasporto pubblico progettata dal Comune ha incassato la clamorosa bocciatura da parte del parlamentino di via Tevere, che ha competenza sul territorio di Santa Lucia, Golosine, Zai e Madonna di Dossobuono. L'altra sera, nell'ultima seduta del consiglio di circoscrizione, Lista Tosi e Lega sono andate sotto, battute con 8 voti contro 7 da Pd, Pdl e Movimento 5 stelle sul parere non vincolante all'opera. Colpa di un paio d'assenze nei banchi della maggioranza, per motivi di salute, ma anche della defezione di un consigliere tosiano, Francesco Centon, il cui voto contrario è stato determinante per far pendere la bilancia dalla parte dell'opposizione. L'opposizione si è schierata compatta contro il filobus «progettato male e caratterizzato da molte lacune», depositando un documento unitario per spiegare il rifiuto. Si teme che l'arrivo del trasporto filoviario indurrà l'Atv a sforbiciare ulteriormente le tradizionali linee degli autobus, già carenti. E questo, nonostante il tracciato del filobus coinvolga solo marginalmente il sud-ovest cittadino, concentrandosi in zona fiera. Un'altra critica indica l'assenza, in allegato al progetto del filobus, di un piano di mobilità generale e dei quartieri, e del piano industriale di Atv. Intanto, lamenta l'opposizione, «restano irrisolti gravi problemi viabilistici, quali la pericolosità di direttrici fortemente trafficate: via Roveggia, via Mantovana e stradone Santa Lucia». Insoluti, inoltre, «i buchi dell'attuale sistema di trasporto pubblico, con località tagliate fuori, come Madonna di Dossobuono». Alberto Padovani, capogruppo Pdl, spiega: «Votare a favore di un progetto di 140milioni di euro sarebbe oggi un atto irresponsabile. Non trovo giusto far pagare alla popolazione della quarta circoscrizione un servizio di cui mai beneficerà». «Il sistema del project financing», prosegue Alessandro Gennari, capogruppo del M5S, «è un escamotage usato dalle amministrazioni prive dei soldi per eseguire le opere pubbliche. Ma poi, in un modo o nell'altro, i costi si ripercuotono ugualmente sui cittadini. E la gestione del filobus, ricordiamolo, andrà in mano a chi, quest'estate, ha ridotto all'osso il servizio autobus, ancora appeso alle decisioni di Venezia». Francesco Casella, capogruppo del Pd, segnala «un problema evidente all'interno della maggioranza. Ridicolo che durante il consiglio, davanti al pubblico dei cittadini, sia scattato un litigio che sarebbe stato meglio affrontare altrove». In casa Lega acque agitate. «Perché ho votato no? Non per andare contro all'amministrazione centrale», chiarisce Centon. «Volevo segnalare il fatto che la quarta circoscrizione è tagliata fuori dal progetto del filobus, sbilanciato a sud-est, verso la fiera. Inoltre, non si parla più di opere viabilistiche che sarebbero importanti per la nostra viabilità, come la strada di gronda San Massimo-Madonna di Dossobuono. Forse non spetta a me dirlo, ma io guardo all'interesse dei cittadini». La replica del presidente della circoscrizione, Daniele Bernato (Lega), è laconica: «Centon? Non so se seguiranno provvedimenti, la cosa non mi compete. L'opposizione fa populismo quando paventa che il filobus causerà la soppressione degli autobus tradizionali. Il problema, semmai, sono i soldi che non arrivano da Roma. Ma di questo, chiedano conto ai propri partiti, che hanno sostenuto il governo».
L.Co.

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