lunedì 8 dicembre 2014

Lungadige Attiraglio: la petizione decolla - leggete qui...


Lungadige Attiraglio: la petizione decolla
Nel giro di poche ore hanno firmato oltre 500 persone (137 online), tra queste anche molti residenti nella via.

Da l'Arena dell'8/12/2014
Partenza sprintosa della sottoscrizione pubblica per prolungare la chiusura al traffico in lungadige Attiraglio durante il week-end. Iniziata ieri mattina, in poche ore la raccolta di firme ha collezionato oltre 500 adesioni: 377 cartacee al presidio alla diga del Chievo e altre 137 online.
I promotori dell'iniziativa, l'associazione Vicini a Parona e gli Amici della bicicletta, puntano per i prossimi giorni al migliaio di firme. Anche questa mattina, dalle 9 alle 12, saranno presenti con i moduli in lungadige Attiraglio, all'altezza della diga; e forse pure domenica prossima. Nel frattempo, prosegue la sottoscrizione via web, cui si può aderire cliccando sul link http://www.petizionepubblica.it/?pi=ciclabil.
Tra i volontari, che ieri mattina si sono dati il turno al presidio, c'è dunque la soddisfazione di aver colto nel segno un'esigenza avvertita da tempo dai numerosi podisti, ciclisti e pattinatori, frequentatori abituali di lungadige Attiraglio alla domenica. Esigenza che però finora non aveva trovato un canale per esprimersi. Ricordiamo: l'associazione Vicini a Parona e gli Amici della bicicletta chiedono che il divieto alle auto sul lungadige venga esteso al pomeriggio delle domeniche invernali (attualmente è solo fino alle 12.30), nonché al sabato pomeriggio in estate. L'intento è di ottenere nel week-end maggior tempo per praticare sport e passeggiare lungo il fiume, al riparo dai pericoli del traffico e dallo smog.
E nonostante ieri, nella prima parte della mattinata, l'iniziativa sia stata ostacolata dal brutto tempo, nelle ore successive ha riscosso l'approvazione praticamente unanime degli sportivi.
«Si ferma per firmare la quasi totalità dei passanti», testimoniava ieri Guido Dosso del direttivo della Fiab, di presidio con moduli e biro alla diga del Chievo. «Molti vengono qui dalla provincia. Capiamo quindi che l'allungamento della pedonalizzazione non è voluta solo dagli abitanti della città». «Raccogliamo anche lamentele», ha aggiunto Donatella Miotto, sempre della Fiab. «Per esempio, tante persone criticano l'incuria in cui versa l'alzaia in riva al fiume. E altri additano le auto che, nonostante il divieto, transitano sul lungadige durante la chiusura, anche a velocità sostenuta». Proprio in quel momento, in mezzo alla gente a piedi e in bici sfreccia una jeep: con le quattro frecce accese, ma almeno ai 60 chilometri orari, come se davanti a sé avesse una strada deserta. 

Non sono previste multe per chi lede senza motivo la finestra pedonale? Mostrando i moduli, i volontari indicano che pure alcuni residenti dello stesso lungadige hanno aderito alla raccolta di firme: «Segno che la nostra proposta trova un largo consenso e non è destinata a infastidire chi qui vive e lavora. Anzi, il nostro intento è di trovare una soluzione condivisa».

Lorenza Costantino



sabato 29 novembre 2014

Firma la petizione per un Lungadige Attiraglio più aperto a bici e pedoni!


L’associazione “Vicini a Parona” lancia in questi giorni una raccolta di firme per chiedere di chiudere per alcune ore in più il lungadige Attiraglio alle auto, a beneficio di una maggiore apertura a ciclisti, sportivi, e a tutti coloro che vogliono utilizzare questo luogo meraviglioso per passeggiare in tranquillità, lontani dai rumori, dai gas di scarico e dai pericoli delle auto.

Come noto infatti, da anni, la domenica, il lungadige Attiraglio resta chiuso al traffico motorizzato. La possibilità di usufruire di uno spazio sicuro e di grande bellezza attira in queste poche ore centinaia di famiglie e di cittadini di ogni età. 

Da novembre ad aprile però il blocco al traffico si limita alla mattinata dei giorni festivi, mentre il lungadige al pomeriggio rimane aperto al traffico. Nei mesi invernali sarebbe invece ancor più importante poter contare su spazi vicini alla città per praticare  attività fisica. 

Il gruppo “Vicini a Parona”, in collaborazione con la Fiab, Amici della Bicicletta di Verona, chiede quindi che la chiusura al traffico in Lungadige Attiraglio sia estesa, nelle domeniche dei mesi invernali, anche ai pomeriggi, dalle 14,30 alle 17 e che nei mesi estivi sia sperimentata la chiusura al traffico anche al sabato pomeriggio, dalle 14,30 alle 19.

Inoltre le due associazioni segnalano nuovamente lo stato di abbandono in cui versa la pista ciclabile fra Parona e Ponte Catena, dato che mancano i controlli sui limiti di velocità consentita, che è diventata ormai invisibile la segnaletica orizzontale che delimita la già ristretta corsia ciclabile e che il fondo stradale è dissestato e presenta varie buche pericolose.


I volontari delle due associazioni saranno presenti nelle prossime domeniche mattina dalle ore 8.30 alla 12.30 nei pressi della diga del Chievo per raccogliere le adesioni dei cittadini ad una petizione  da consegnare al Sindaco.

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In alternativa è possibile firmare la petizione on line, da qui.

Inoltre se vuoi darci una mano e raccogliere le firme tra i tuoi conoscenti e amici sensibili al tema, puoi scaricare un modulo da qui.
Dovrai stamparlo, farlo firmare e quando lo avrai completato, contattaci per la consegna.
Grazie per la collaborazione!
:)





domenica 23 novembre 2014

Nassar: voi avete già visto il progetto?

Dopo le piene dell'adige di questi mesi, si parla con maggiore insistenza del progetto di costruzione al Nassar.


Noi abbiamo fatto un po' di ricerche e abbiamo trovato on line questi riferimenti.

Ecco il sito dell'immobiliare che presenta "il nuovo progetto di riqualificazione di una pregiata area a Verona, Parona di Valpolicella, lungo il fiume Adige, destinato ad ospitare un innovativo e futuristico quartiere ad uso misto residenziale - appartamenti e Ville -, direzionale e commerciale."

C'è anche un video che presenta la simulazione delle costruzioni sull'area


Sul sito leggiamo che è stata scelta "un architetto di acclarata fama mondiale, l'Archistar internazionale Zaha Hadid, che è riuscita ad interpretare ed esaltare le caratteristiche uniche dell’ambiente di Verona Parona per creare un complesso residenziale a Ville di altissimo pregio e riconoscibilità sul mercato.
L'obiettivo è la creazione di Ville unifamiliari, improntate alla massima qualità ambientale ed architettonica, di diverse dimensioni e tipologie, nel rispetto del verde e dell'ambiente circostante."

Voi che ne pensate?
A noi sembra impensabile un progetto così, a due passi dal nostro paese...
PARLIAMONE!














mercoledì 19 novembre 2014

Nassar va sott'acqua: leggete qui...


PARONA. La lottizzazione prevede 11 fabbricati alti 11 metri. Al voto in Consiglio di circoscrizione.

«Nassar va sott'acqua, no ai nuovi palazzi»

La denuncia dei residenti: «È un territorio già sfruttato dal cemento per scopi lucrativi». «Quest'area agricola è soggetta a esondazioni»
mercoledì 19 novembre 2014 CRONACA, pagina 19

Al Nassar per dire «no» ai nuovi palazzi. Un gruppo di cittadini si è ritrovato nell'area verde all'ingresso del territorio comunale di Parona per fermare il previsto complesso edilizio destinato ad uso residenziale e commerciale. L'appello dei residenti è stato accolto dal Partito democratico presente con la consigliera comunale Elisa La Paglia ed i consiglieri di circoscrizione Gaetano Melotti e Donata Avesani. A preoccupare i cittadini è soprattutto l'impatto che il nuovo quartiere potrebbe avere sui servizi «già precari» della frazione di Parona come «le fognature». I consiglieri spiegano che i nuovi edifici previsti al Nassar occuperanno «72.399 metri quadrati per un totale di 11 fabbricati alti 11 metri e con una superficie coperta di 2.110 metri quadri». La lottizzazione è stata approvata dalla Giunta regionale di Giancarlo Galan nel 2006 con la variante 2 del Piano d'area del Quadrante Europa. La scorsa settimana il Piano urbanistico attuativo noto anche come progetto «La Ronchesana», dal nome della società promotrice, è ritornato in Commissione urbanistica in sede circoscrizionale con un parere di stretta misura a favore delle richieste dei privati aprendo, di fatto, ad una variazione del perimetro, delle singole volumetrie e dell'ubicazione. 
Senza mezzi termini, i consiglieri circoscrizionali condannano l'affermazione della stessa Commissione «tanto poi in comune glielo bocceranno» a giustificazione del voto favorevole.
«É la logica che ha messo alle corde la resistenza del nostro territorio», afferma La Paglia. «Un territorio appesantito da troppi progetti cattivi redatti a soli fini speculativi». «Il milione di euro di contributo», interviene Antonella Ciotti, capogruppo Pd in seconda Circoscrizione, «non è nulla a fronte degli investimenti pubblici che diverranno necessari per adeguare le scuole, la viabilità e gli altri servizi primari alle esigenze di un così consistente aumento di popolazione nel quartiere di Parona». «Anche quest'ultima fase di maltempo ha fatto finire sott'acqua il Nassar», dicono i cittadini. «Non è una novità perché quest'area agricola è, da sempre, considerata a rischio esondazione».
Melotti ricorda che «il progetto va avanti nonostante quanto accade in Italia quando si verificano forti piogge». «L'area in questione», dice, «è esondabile ed il progetto, per quanto è stato possibile capire, prevede che tutto il traffico avvenga nel sottosuolo». E per La Paglia, gli «oneri di urbanizzazione a stento riuscirebbero ad arginare il problema che sarebbe creato».
Ora si attende il voto del consiglio di circoscrizione quando sarà illustrato il progetto firmato dall'architetto londinese di origine irachena Zaha Hadid. 
M.CERP.

martedì 18 novembre 2014

Rinnovo cariche consiglio direttivo dell'associazione










A seguito della riunione dell'associazione del 17 novembre 2014 sono state rinnovate le cariche del Consiglio Direttivo.
Sono stati eletti:
Roberto Sorio - Presidente
Francesco Pachera - Vicepresidente
Donatella Miotto - Segretaria
Martina Dalla Mura - Responsabile della comunicazione e tesoriera.

Buon lavoro a tutti!
:)


martedì 11 novembre 2014

Nassar «Costruire qui sarebbe un disastro annunciato»: leggete qui...


«Costruire qui sarebbe un disastro annunciato»
da l'Arena dell'11/11/2014


Giorgio Massignan, presidente provinciale di Italia Nostra, dichiara senza mezzi termini che «la grande lottizzazione fra il Nassar e Parona è un disastro annunciato».
«È un residuo delle vecchie aree edificabili contenute nel Piano regolatore generale del 1975, che prevedeva una città con oltre 400mila abitanti», ricorda Massignan. «Già allora non si teneva in conto il grave danno paesaggistico e il pericoloso dissesto idrogeologico causato da quella colata di cemento. E non ci si ravvide nemmeno dopo che, nel 1993, la zona finì completamente allagata».
«Almeno due volte all'anno il nostro Paese è oggetto di alluvioni, frane e disastri naturali. E ogni volta siamo costretti a contare le vittime», prosegue Massignan. «Eppure nessuna amministrazione ha mai corretto l'errata scelta di edificare a pochi metri dall'Adige, eccezion fatta per una prima stesura del Progetto Preliminare di Piano del 1993, approvato solo dalla giunta». Nella brevissima stagione in cui Massignan è stato comunale assessore all'Urbanistica.
«Di fronte alle nostre obiezioni riguardo alla lottizzazione di Parona», spiega l'ambientalista, «le risposte degli amministratori locali sono sempre le stesse: che l'ingegneria idraulica risolve tutto e che esistono i diritti acquisiti. Ma i fatti dimostrano che le opere dell'uomo spesso hanno peggiorato la situazione e che i diritti dei singoli dovrebbero venire dopo quelli della collettività. La difesa del territorio non si fa in emergenza, nè sulla base di logiche di mercato, ma legiferando e pianificando per il ripristino di un equilibrio fra l'abitato e la natura. Bloccare la cementificazione, rinaturalizzare ove possibile i fiumi e i torrenti, realizzare aree di esondazione dove le piene possano sfogarsi senza creare danni. Tutto ciò non si fa, anzi si avalla addirittura una grossa lottizzazione a pochi metri dall'Adige».
L.CO.

lunedì 3 novembre 2014

«Completare i tracciati per le bici fino a Parona»: leggete qui...



«Completare i tracciati per le bici fino a Parona»
da l'Arena del 02/11/2014

Il desiderio è chiaro, in seconda circoscrizione: bici e percorsi ciclo-pedonali. 
A ribadire la necessità di completare i tracciati già approvati tra il 2011 e il 2012 con un ampio progetto di ciclabilità è l'intera opposizione che si rivolge al presidente Grigolini impegnandolo a convocare sedute di commissione e consiglio. 
Il progetto trasmesso nel 2011 agli uffici di piazza Righetti prevede il collegamento tra Quinzano e Avesa con i quartieri di Ponte Crencano e Pindemonte. A sua volta il percorso prosegue attraverso Borgo Trento per giungere nel centro storico. «Un progetto che era coperto finanziariamente», dicono i consiglieri d'opposizione, «da un residuo di 50.000 euro».
A fine giugno 2011 il consiglio della seconda circoscrizione approvava il disegno dei percorsi proposti sulla carreggiata delle vie Bresciani, Santini e Sabotino per proseguire all'interno del perimetro dell'ospedale di Borgo Trento. Due le uscite previste: una su lungadige Attiraglio, l'altra su piazzale Stefani. Poi, le vie interne al quartiere, quindi, via Todeschini, interno ex Arsenale, ponte Scaligero e centro storico attraverso via Roma. Inoltre, su via Santini era prevista una protezione nel tratto finale in coincidenza con l'incrocio di via Monte Ortigara, dove c'è già un semaforo a chiamata per pedoni e ciclisti. Una parte del progetto riguarda pure il tratto di percorso ciclo-pedonale in corso di creazione in via Nino Bixio e che «se non contestualizzato», precisano i capogruppo Alberto Bozza, Antonella Ciotti e Paolo Albrigo, «rischia di rimanere una “strada nel deserto” poiché privo di collegamento completo». Oltre a ciò, «c'è l'esigenza di collegare Parona», proseguono, «che soffre del traffico di attraversamento da e verso la Valpolicella. Un collegamento che trova nelle vie Preare e lungadige Attiraglio due direttrici». «Occorre quanto prima avviare un confronto», continuano i capogruppo d'opposizione, «con l'invito esteso al consigliere comunale Ansel Davoli, delegato allo sviluppo delle piste ciclabili, per un progetto di ciclabilità sostenibile. Serve l'impegno per reperire fondi al fine di finanziare la spesa per giungere in tempi ragionevoli a una proposta di mobilità sostenibile su due ruote nel territorio circoscrizionale».
M.CERP. 

lunedì 20 ottobre 2014

Pedalante: a zonzo in bici per le Ande

Vi presentiamo PEDALANTE il progetto di un nostro compaesano, Alberto Vaona e Dimitri Avesani che proprio in questi giorni si trovano "a zonzo in bici sulle Ande, da Lima a Buenos Aires (attraverso Perù, Bolivia, Cile, Argentina)".

Se volete seguire le loro "avventure" e sostenere uno dei progetti da loro visitati, potete collegarvi al loro blog http://pedalande2014.blogspot.it/




Ecco cosa leggiamo dal loro sito:

Alberto Vaona: classe 1975, ciclo-viaggatore e - a tempo perso - medico, ricercatore, sindacalista... oltre che in Austria, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Grecia e Montenegro, ha viaggiato in stile ciclocamping in Patagonia (Ruta 40 - 2008; Carretera Austral 2010 con Dimitri)

Dimitri Avesani: classe 1973, ciclo-viaggiatore, maestro di ciclo-camping, meccanico perfetto e - a tempo perso - disegnatore CAD... oltre che in Belgio e Olanda, ha pedalato negli USA (coast-to-coast), Australia, Nuova Zelanda, Thailandia, Costa Rica e Patagonia (Carretera Austral 2003 e bis nel 2010 con Alberto)
Il nostro stile, il cyclo-camping

Niente furgone al seguito... niente prenotazioni... niente alberghi... una bici, una tenda e tutto quello che ci serve nelle borse...
SOSTENIAMO LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE DI CUI VISITEREMO I PROGETTI.
RACCOGLIAMO 1 EURO PER OGNI KM

Per fare una donazione in favore di uno dei progetti visitati (decidete voi quanto donare e a chi):

1) Progetto Mondo MLAL
www.progettomondomlal.org

2) Amici della Bolivia Onlus
www.amicidellabolivia.it
IBAN IT66E0200811728000040202147

3) Associazione COLOMITALIA
www.casaestudiantil-bolivia.org
IBAN IT61I0839960330000000227829

4) Associazione Interculturale Ponti Onlus
www.myspace.com/pontionlus
IBAN IT88X0200811705000040523496

lunedì 4 agosto 2014

Parona contro il traffico vuole riprendere il treno: leggete qui...

E per chi se lo fosse perso questo interessante articolo sul nostro paese, uscito sul giornale Verona Fedele a fine luglio. Si parla di UNA SOLUZIONE PER IL TRAFFICO DI PARONA: PERCHE' NON SI RIAPRE LA STAZIONE DEL TRENO???


mercoledì 29 gennaio 2014

Filobus fino a Parona, si studia il piano: leggete qui...


Filobus fino a Parona, si studia il piano
Via a un gruppo di lavoro ma restano i nodi dei parcheggi e delle aree di manovra dei mezzi

da l'Arena del 29/01/2014

Prolungare il filobus fino a Parona? L'idea piace, ma i tempi si allungano. Tanto più perché, prima di prolungare il tracciato della filovia (in questo caso nella linea Borgo Roma-Ca' di Cozzi; l'altra è San Michele-Stadio) bisognerebbe che il cantiere della filovia fosse partito. Il che non è. Amministrazione e Amt puntano a dare il via ai lavori in primavera e se così fosse ci vorranno poi tre anni per terminarli.
Comunque, per un possibile allungamento del percorso a nord ovest della città va individuata un'area di sosta per auto provenienti dalla Valpolicella, abbastanza ampia da consentire anche ai mezzi di manovrare. La spesa aggiuntiva sarebbe di un milione circa, ma questa potrebbe essere reperita con ribassi d'asta. Per studiare la migliore soluzione è stata formata una commissione fra gli assessorati comunale e provinciale all'urbanistica e ai trasporti, con i rispettivi tecnici, e anche con quella del Comune di Negrar, nel cui territorio ricadrebbe parte dell'opera.
È quanto emerso nella commissione consiliare trasporti della Provincia, convocata su richiesta del capogruppo di Forza Italia e consigliere della Seconda circoscrizione (Borgo Trento, Valdonega, Avesa, Quinzano, Parona) Alberto Bozza. Nell'aprile scorso il Consiglio provinciale, lo ricordiamo, aveva approvato all'unanimità una mozione che impegnava appunto la Provincia a ricercare, con i Comuni di Verona e di Negrar, una proposta condivisa e un progetto, caldeggiato anche dalla Seconda circoscrizione.
I nodi da sciogliere però non mancano. È da nove mesi che la mozione è stata approvata, ma sinora non ci sono stati passi in avanti. «Ora il gruppo di lavoro fra Provincia e Comuni di Verona e di Negrar dovrà studiare una collocazione dell'area, già individuata fra Parona e Arbizzano, e anche come organizzare il capolinea», dice Bozza, «poi uno spazio per le manovre dei mezzi del filobus e una zona di sosta per le automobili. Il sindaco di Negrar Giorgo Dal Negro è favorevole all'idea e parteciperà con il suo assessore al gruppo di lavoro». Ma l'assessore Corsi, presente alla commissione in Provincia, è cauto: «Il problema non è la sostenibilità economica», spiega, «ma individuare le aree idonee per la sosta delle auto. Si dovrà valutare quanto è attrattiva quella zona per la Valpolicella e inoltre si dovrà pensare anche ad alcuni punti di ristoro». 
Enrico Giardini